L’archivio è l’ambito da privilegiare: in Italia fino ad oggi ci siamo concentrati sulla conservazione dell’opera e su questi temi abbiamo raggiunto dei livelli qualitativi molto buoni, ora dobbiamo focalizzarci sulla catalogazione – afferma Biscottini.

L’abbiamo incontrato in occasione dell’inaugurazione della nuova ala del Museo Diocesano dedicata alla Collezione Sozzani, donata per lascito testamentario nel 2007. Sono esposti quasi cinque secoli di storia dell’arte, da Ludovico Carracci a Bernini, passando per i maestri dell’Ottocento francese Gericault, Delacroix e Renoir, il post-impressionista Gauguin ed il Novecento italiano rappresentato da Lucio Fontana.

Vincent van Gogh, (attr.), Self Portrait, red pencil or sanguigna on brown / ocher light paper, courtesy of the Diocesan Museum, Milan, MyTemplArt Magazine

Vincent van Gogh, (attr.), Autoritratto, matita rossa o sanguigna su carta bruno/ocra chiara, courtesy Museo Diocesano, Milano

Il Diocesano è l’esempio di Museo in continuo ampliamento, aperto a mostre di artisti contemporanei ed emergenti e dalla programmazione ricca di eventi. Nel panorama milanese è riconosciuto per l’autorevolezza delle proprie proposte, diretta conseguenza dei contributi scientifici di importanti storici dell’arte che arricchiscono attraverso le proprie ricerche le fama della collezione. Non a caso il direttore Paolo Biscottini afferma in prima istanza che “l’archivio è la probità di un museo”.
L’archivio del Diocesano è ricchissimo, conservato in forma digitalizzata con il suo corrispettivo cartaceo, ad accesso libero e gratuito per la consultazione di studiosi e curiosi. Per quanto riguarda la condivisione dei dati, Biscottini, il cui museo è stato tra i primi italiani ad aderire al Google Earth Project, ha le idee chiare: “Siamo per una condivisione totale. Tutto deve essere disponibile per tutti, addirittura online”. Altra cosa sono i diritti ed i limiti che provengono dall’uso dell’immagine, di cui l’Istituzione detiene la proprietà e che tutela dall’utilizzo per scopi che non siano connaturati alle prerogative dell’opera d’arte.

A dispetto di una cultura informativa che privilegia l’evento, il Diocesano è consapevole di quanto l’archivio storico abbia un ruolo fondamentale nel sistema dell’arte contemporanea, in particolar modo per quanto concerne l’interpretazione dei linguaggi sperimentali: “L’archivio è un luogo di informazione prezioso per conoscere quali tecniche l’artista abbia utilizzato e quindi per la conservazione, il restauro e la conoscenza dell’opera. L’archivio è l’ambito da privilegiare: in Italia fino ad oggi ci siamo concentrati sulla conservazione dell’opera e su questi temi abbiamo raggiunto dei livelli qualitativi molto buoni, ora dobbiamo focalizzarci sugli archivi”.

Paul Gauguin (attr.), Portrait of a young woman, pencil and watercolor on paper, courtesy Museo Diocesano, Milan, MyTemplArt Magazine

Paul Gauguin (attr.), Ritratto di giovane donna, matita ed acquerello su carta, courtesy Museo Diocesano, Milano

Eppure oggi in Italia non esiste ancora un sistema che metta in rete gli archivi nazionali, impegno che sarebbe strategico sia per la promozione di studi ed interessi scientifici internazionali sia per gli investimenti di sostenitori. “Chi governa e si occupa di Beni culturali – afferma Biscottini – non può prescindere da una messa a sistema degli archivi nazionali”.

Esiste un dibattito sugli archivi del futuro, ed in particolare sulla loro sostenibilità. Primo fra tutti il tema dell’informatizzazione: “I sistemi informatici ci permettono la conservazione e l’archiviazione di tutto. Non dobbiamo dare un giudizio di valore oggi sulla contemporaneità, dobbiamo aspettare che arrivi nel tempo. Ma per far ciò dobbiamo conservare tutto ed archiviare tutto”. Un messaggio che potrebbe essere rivolto anche al mondo del privato, ai produttori ed ai fruitori dell’arte contemporanea.

Lavoro intenso, apertura verso la società, nuovi progetti, approccio multidisciplinare sono alcuni degli ingredienti fondamentali che consentono al Museo Diocesano di Milano di rendere ancor più attraente il proprio patrimonio artistico.

 

www.museodiocesano.it

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