Il mercato finanziario attuale prevede diverse soluzioni di investimento, diretto e indiretto, in opere d’arte.
Infatti, gli investitori possono acquistare e vendere azioni di società quotate in borsa che operano nel mondo dell’arte oppure acquistare e vendere opzioni call relative a opere d’arte. O, ancora, sottoscrivere quote di fondi comuni che investono in opere d’arte.
Esiste però anche un’innovativa e inedita modalità di investimento diretto in arte, introdotta da alcuni operatori del settore, che consiste nell’assicurare all’acquirente di un’opera un rendimento garantito, sotto forma di bonus, per un certo numero di anni.
Questo tipo di investimento permette al collezionista di beneficiare di un “dividendo economico” oltre al “dividendo estetico”, tipico delle opere d’arte. In questo caso, è evidente che il valore dell’opera viene influenzato dal rendimento garantito e che il prezzo tornerà ad adattarsi all’andamento del mercato, nel momento in cui l’opera non garantirà più alcun “dividendo economico”.
Sebbene non si possa parlare di un vero e proprio strumento finanziario, sono comunque evidenti le analogie con il mercato delle obbligazioni.
Questa nuova e interessante forma di investimento è proposta, per esempio, dalla Five Gallery di Lugano che offre ai propri collezionisti la possibilità di acquistare un’opera d’arte capace di garantire un rendimento/bonus del 5% l’anno, per tre anni. Nel caso specifico, tale offerta vale anche se l’opera acquistata viene rivenduta prima dei tre anni di durata del rendimento garantito.[1]
Questo nuovo tipo di investimento potrebbe avvicinare all’arte anche i piccoli risparmiatori che, normalmente, hanno difficoltà ad accedere a strumenti finanziari complessi e sofisticati dedicati solitamente a investitori istituzionali o agli HNWI (High Net Worth Individual), vale a dire a soggetti con patrimonio personale particolarmente ingente.
[1] L’iniziativa della Five Gallery di Lugano era stata illustrata anche sulla rivista Exibart (Anno IV, Numero 17 – Gennaio Febbraio 2014) e sul giornale “La Regione Ticino” del 13 giugno 2013 (pagina 21) con un articolo a cura di Gaia Regazzoni Jägglia.
Luca Poli
Maelström Art Gallery
Il presente articolo non deve essere inteso quale attività di offerta o sollecitazione del pubblico risparmio da parte dell’autore e non costituisce alcun giudizio, da parte dello stesso, sull’opportunità degli investimenti descritti. Si raccomanda, pertanto, di far affidamento unicamente sulle proprie valutazioni per stabilire se effettuare o meno un determinato investimento finanziario.
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