La Wunderkammer della GAM di Torino ospita per la prima volta nei suoi spazi la scultura Concetti spaziali di Lucio Fontana, riportata al suo brillante colore originario dopo un lungo restauro.

Ad accompagnare la mostra Lucio Fontana. Concetti spaziali, trenta disegni del maestro dello spazialismo esposti e restaurati dopo quasi un ventennio di oblio.

L’ex direttore della GAM di Torino Danilo Eccher avvalendosi della collaborazione della conservatrice del museo Virginia Bertone e dello storico dell’arte Luca Pietro Nicoletti ha voluto accogliere presso il raffinato spazio della Wunderkammer la produzione disegnativa donata dalla moglie Teresita Rasini Fontana nel 1970 alla galleria civica, poi convogliata nel 2009 nel Gabinetto Disegni e Stampe GAM.  Ciò dimostra un forte interesse e impegno da parte della responsabile e di tutto il museo verso iniziative volte al recupero e alla revisione delle opere e dei relativi dati inventariali. Il patrimonio del museo è così reso pubblico dalla mostra Lucio Fontana. Concetti spaziali (fino al 30 agosto 2015) attraverso l’esposizione di una produzione artistica disegnativa spesso trascurata dal pubblico ma che mette in luce come Fontana utilizzasse la carta come un cimento su cui visualizzare la disposizione degli elementi. Il ductus è rapido e impulsivo, il materiale è aggredito in modo controllato ove si delineano forme e immagini figurative o astratte come, spiega Nicoletti, «traduzione istantanea di un input mentale». Il disegno è, quindi, un mezzo per prendere familiarità con motivi tracciati quasi ossessivamente, tradotti poi in una serie di gesti sulla tela o nella modellazione.

L. Fontana, Ambiente spaziale, 1948 (fl/2167). Ink brush on paper. Credits GAM - Fondazione Torino Musei.

L. Fontana, Ambiente spaziale, 1948 (fl/2167). Inchiostro di china a pennello su carta. Credits GAM – Fondazione Torino Musei.

 

Le opere grafiche di Fontana non sono le sole ad aver subito un’importante campagna di restauro e di revisione dei dati inventariali, come loro anche il grande disco giallo, scultura pavimentale entrata nelle collezioni del museo con acquisto diretto dall’artista nel 1965.  Concetto spaziale (1952) (inv. S/300) esibisce un raro spirito antimonumentale dato il suo sviluppo orizzontale e la previsione di essere esposta all’aperto, declinazione naturalistica dello spazialismo. Il fiore, così menzionato dall’artista nella corrispondenza informale con l’allora direttore Luigi Mallè, per la sua infelice collocazione all’esterno è stata vittima del degrado dei materiali, infatti, già nel 1987 subì un intervento di restauro che la riportò al pubblico dopo la riapertura della galleria nel 1993. Infine, l’intervento iniziato nell’autunno del 2013 e conclusosi nei primi mesi del 2014 ha permesso il godimento dell’opera riportata al suo originario giallo saturo e brillante.

Il restauro mai come in questo caso ha portato alla luce dati ed elementi che si credevano ormai perduti e la mostra è l’occasione per riflettere sugli oggetti, la loro storia materiale, critica e creativa.

Valeria Ceregini

 

Cover image: L. Fontana, Concetto spaziale, 1952 (S/300). Otto elementi in ferro verniciato. Credits GAM – Fondazione Torino Musei

Link: http://www.gamtorino.it/wunderkammer/http://www.gamtorino.it/en/home_underground.php

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