Una mostra ai Musei Civici agli Eremitani di Padova celebra gli anni giovanili di Felice Casorati attraverso un percorso intimista e molto personale fatto di disegni, parole, litografie ed opere, nelle quali ritrovare i primi passi della genesi artistica del pittore tra le città di Padova, Napoli e Verona.
Un viaggio delicato e privato che accompagna il visitatore nella sfera più introspettiva, poco conosciuta e secessionista del giovane Casorati, attraverso opere che verranno addirittura rinnegate dallo stesso artista, ma capaci di contribuire alla definizione del suo realismo inquieto ed enigmatico che rimarrà latente anche nello stile rigoroso e plastico adottato nel primo dopoguerra.

Felice Casorati, Persone, 1910, particolare, olio su tela. Collezione privata. Courtesy Musei Civici di Padova.
Dall’apprendistato presso lo studio di Giovanni Vianello alle influenze divisioniste di Umberto Boccioni, circondato da una vitalità di sapore Nouveau, a Padova l’artista alterna i suoi studi di Giurisprudenza (testimoniati da goliardici papiri di laurea) con opere intime ed ovattate, prediligendo paesaggi e vedute, tra cui la suggestiva “Dei domestici segreti custodi” del 1906-1907 con i tetti innevati della città visti dalla sua soffitta adibita a studio.
Moltissime opere provengono da collezioni private e per questo risultano ancora più preziose, come l’intenso ritratto di “Don Pedro de Consedo” del periodo napoletano, esposto qui per la prima volta dopo l’unica apparizione pubblica in una mostra torinese nel lontano 1908, ma non mancano le opere più importanti, come l’aulico “Ritratto” della sorella Elvira presentato alla Biennale del 1907 o “Persone” del 1910, corredato da studio fotografico.

Felice Casorati, Le vecchie comari, 1908 ca., olio su tela. Verona, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti. Courtesy il Museo.
Un percorso che si conclude con le opere secessioniste profondamente suggestionate da Klimt, visibili nei disegni come “La purezza” del 1913 e “Abbraccio” del 1914, accanto ad una produzione grafica e litografica che nel periodo veronese raggiunge l’apice più alto e che vede Casorati collaborare con la rivista Via Lattea, rivelando la tensione del pittore verso l’infinito e il trascendente.
Selena Maran
“Il giovane Casorati – Padova, Napoli e Verona”
Padova, Musei Civici agli Eremitani, piazza Eremitani 8.
26 settembre 2015 – 10 gennaio 2016
Orario d’ingresso: dal martedì a domenica 9:00-19:00, chiuso tutti i lunedì.
Link: http://padovacultura.padovanet.it/it/musei/il-giovane-casorati
Cover image: Felice Casorati, Le due bambine, 1912, tempera su cartone. Padova, Musei Civici. Courtesy of the museum.
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