È stata presentata a Torino La Notte degli Archivi, iniziativa che offre la possibilità ai cittadini di accedere ad un patrimonio inestimabile e spesso inaccessibile, gli archivi storici pubblici e delle aziende private. Abbiamo intervistato Gisella Riva, ideatrice del progetto e Ceo, insieme ad Andrea Montorio, di Promemoria.

Ci può raccontare qual è lo scopo dell’iniziativa e come è nata l’idea?
Promemoria è sempre stata sensibile al tema della “memoria”: ci occupiamo infatti di valorizzazione del patrimonio storico di aziende ed enti pubblici. Preservare e conservare la memoria per noi significa preservare e conservare la nostra storia, il nostro patrimonio, la nostra identità. Siamo dunque sempre aperti alla realizzazione di attività volte alla promozione e alla conservazione della memoria; l’ultima iniziativa lanciata poche settimane fa, ad esempio è PUNCTUM, progetto volto a far incontrare gli artisti contemporanei con le immagini degli archivi storici italiani con l’obiettivo di promuovere gli archivi in quanto enti dinamici, non più semplici contenitori di un passato polveroso, ma punti di partenza per una contemporaneità creativa.
Lo scopo dell’iniziativa La Notte degli Archivi è di rendere accessibile a tutti il patrimonio racchiuso negli archivi di aziende pubbliche e private; dare la possibilità ai cittadini di “immergersi” negli archivi, per scoprire da vicino tesori molto spesso sconosciuti e nascosti.

Inoltre, l’intento è di evidenziare il filo di connessione che lega il passato al futuro, moltiplicare i punti di contatto con il territorio in cui le realtà coinvolte sono inserite e rendere gli archivi attivi nel fundrainsing.

 

Lancio-La-Notte-degli-Archivi-Promemoria-Torino

 

Come sarà strutturata l’iniziativa da voi promossa nei giorni scorsi, La Notte degli Archivi?

Tutto sarà realizzato in relazione alle disponibilità e alla tipologia di ogni archivio aderente. Si proporranno delle attività e se ne penseranno insieme delle altre. Creeremo una vera mappa della città con i luoghi da visitare.

L’obiettivo è creare empatia con il pubblico, avvicinare i “non addetti ai lavori” agli archivi attraverso percorsi emozionanti.

Come pensate sarà organizzato l’evento? Quali step intendete realizzare in questi mesi per promuovere e mettere in opera l’iniziativa?

Immaginiamo, in una prima fase, di realizzare una vera e propria “rete di archivi” e creare sinergia tra loro.
Si avvierà una seconda fase operativa, in cui saranno coinvolti attivamente i partecipanti e si inizierà a programmare il tutto per il mese di settembre 2016. Utilizzeremo i nostri canali social (Facebook, Twitter) per comunicare e coinvolgere il pubblico. La prima edizione de “La Notte degli Archivi” si svolgerà a Torino, negli anni successivi, l’idea è di allargare l’iniziativa in altre città italiane.

La vostra agenzia, Promemoria, ha sviluppato un software per la conservazione, CollectiveAccess, ci racconti come è nato il programma e come funziona.
CollectiveAccess è un software open source per la gestione digitale del patrimonio archivistico, bibliografico e museale. È  stato ideato nel 2003 da una collaborazione tra Whirl-i-Gig con un team di sviluppo e importanti istituti culturali americani. Si articola in due ambienti: il back-end di gestione per tutte le impostazioni, la scelta della scheda descrittiva, l’inserimento dei dati, il caricamento degli oggetti digitali; il front-end, per la pubblicazione on-line, con un’interfaccia web adattabile alle diverse esigenze di marketing e comunicazione e ottimizzabile su più piattaforme. Il software è utilizzato da archivi, biblioteche e musei in tutto il mondo (Stati Uniti, Europa, Sud America, Giappone e Nuova Zelanda) perché assicura elevati standard tecnici, facilità di personalizzazione e riduzione dei costi: un unico strumento che permette di valorizzare una collezione sotto  diversi aspetti, dalla catalogazione alle molteplici possibilità di comunicazione. La nostra società è stata la prima ad introdurre e personalizzare CollectiveAccess per gli archivi italiani.

Esiste un progetto di digitalizzazione e raccolta anche degli archivi privati? Anche i soggetti privati saranno coinvolti durante La Notte degli Archivi?

Sì, siamo stati contattati anche da privati. Nello specifico, ci siamo occupati della realizzazione di alcuni archivi di collezionisti privati di opere d’arte. Per la notte degli Archivi non abbiamo intenzione di escludere nessuno.
Chi possiede un ricco patrimonio da far conoscere, un archivio, chi ha una bella storia da raccontare è invitato ad aderire all’iniziativa.

Quali enti pubblici o aziende hanno, per ora, aderito al progetto?
Al momento stiamo raccogliendo le prime adesioni spontanee dopo la giornata di presentazione del progetto. Hanno mostrato interesse diverse realtà sia pubbliche che private del territorio piemontese come l’archivio dell’Università di Torino, l’Archivio Martini&Rossi o l’archivio della Biblioteca Nazionale del Club Alpino Italiano. Nei prossimi mesi inizieremo una vera e propria campagna di comunicazione volta alla raccolta di adesioni.

Francesco Giugiaro

www.lanottedegliarchivi.it

www.promemoriagroup.com

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