Incontriamo oggi Mario Graziani, presidente e fondatore dell’Archivio Afro di Roma (1976).

L’archivio nasce con lo scopo principale di proseguire l’attività già intrapresa in vita dall’artista, ovvero quello di promuovere la sua opera in tutto il mondo avvalendosi della collaborazione di rinomate istituzioni, gallerie e privati, sia italiani che esteri.
Parallelamente a lavori filologici di estrema importanza, come la pubblicazione nel 1999 del catalogo ragionato dell’opera su tela dell’artista, Graziani e la sua Commissione Scientifica si occupano del rilascio delle autentiche e di un vigile controllo sul mercato per monitorare la circolazione di falsi. L’organizzazione di esposizioni in cui vengono esposte opere inedite, meno conosciute e più difficili da reperire, come i gioielli realizzati da Afro, rappresentano un’occasione per nuovi spunti critici sull’artista. L’archivio si pone anche come luogo privilegiato per tutti gli interessati alla figura di Afro, “affinché il patrimonio artistico ed umano costituisca materia viva su cui continuare ad operare per mantenere sempre alta la memoria del Maestro”.

Afro, L'isola del giglio, 1959/69, tecnica mista su tela, seconda versione dell'opera del '59 con cui Afro vinse il Premio Guggeheim International a New York nel 1960,Collezione privata

Afro, L’isola del giglio, 1959/69, tecnica mista su tela, seconda versione dell’opera del ’59 con cui Afro vinse il Premio Guggeheim International a New York nel 1960, Collezione privata

Sottoponiamo quindi a Mario Graziani alcune domande circa la sua posizione sul ruolo dell’archivio nel contemporaneo, partendo da una questione pratica ma fondamentale, ovvero quali sono le principali difficoltà nella gestione di un archivio: “Le principali difficoltà riguardano la corretta conservazione delle opere e dei documenti archiviati (lettere manoscritte, fotografie, schede delle opere) e la loro digitalizzazione, il continuo aggiornamento relativo alle mostre, nonché l’attenzione ai passaggi delle opere e la vigilanza sul mercato dell’arte.”
Molte pratiche artistiche recenti dimostrano un crescente interesse per il documento, da cui una rivalutazione dell’attività degli archivi. A sua avviso quale ruolo ricopre l’archivio oggi? “Il ruolo attuale di un archivio storico pensiamo sia quello tradizionale della catalogazione, conservazione e promozione dell‘operato di un artista che si affianca a quello svolto dalle istituzioni museali. Si tratta quindi di una funzione importante in quanto la “memoria” è alla base della nostra identità e il suo continuo studio consente una visione in evoluzione di ciò che è stato in relazione al presente, insomma un patrimonio storico ma vivo”.

senza autore, Afro nel suo studio , anni '60

Le nuove tecnologie potrebbero essere una risposta alla possibilità di mantenere effettivamente vivo questo patrimonio e a renderlo maggiormente accessibile. Il vostro archivio come si comporta in questo senso? Che posizioni avete rispetto all’utilizzo dei new media?
“La condivisione delle informazioni attraverso le nuove tecnologie è attuata attraverso la creazione del sito dedicato all’artista (biografia, opere, mostre, testi critici). L’archivio, anche se storico, è in continua crescita e le possibilità offerte dai nuovi mezzi tecnologici consentono la creazione di materiali più “leggeri” e di più agevole condivisione. In tale ottica si può pensare ad un’evoluzione sempre più in linea con le esigenze di rapidità di catalogazione e consultazione. Rimane più difficile prevedere gli esiti della conservazione. Per tale motivo l’archivio, pur adottando soluzioni digitali, non può abbandonare la sezione “cartacea”, in quanto la sua “materialità” è una traccia importante di dati altrimenti incomprensibili.”
Quali sono quindi i vostri progetti futuri in questo senso?
“I nostri progetti sono quelli di continuare nei nostri propositi sperando altresì in un miglioramento continuo. Nell’immediato, tra i progetti più importanti, è prevista la collaborazione con il Museo di Arte Contemporanea di San Paolo del Brasile per una mostra che si terrà nel 2016”.

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