Nel settembre 2013 l’Agenzia per l’Italia Digitale ha avviato il “Programma nazionale per la cultura, la formazione e le competenze digitali”.
Quali sono le opportunità per i musei e le istituzioni culturali? Una risposta arriva dal Giornale delle Fondazioni, il quale è avviato un’indagine a partire dal convegno “OPEN YOUR DATA – Nuove opportunità per la cultura e i musei” che ha avuto luogo il 30 ottobre a Bergamo, durante il quale Il Giornale delle Fondazioni è stato invitato a discutere sul rapporto tra digitalizzazione, musei e tourism management. Il convegno è stato promosso da Innova Bergamo sull’innovazione digitale.
L’obiettivo è stato quello di sottolineare l’importanza di acquisire digital skills, ossia competenze digitali che permettano la gestione coerente del patrimonio culturale, della sua divulgazione e della condivisione efficiente di dati. Le linee guida di A Digital Agenda for Europe (https://ec.europa.eu/digital-agenda/en), una delle sette iniziative della strategia Europa 2020, che fissa obiettivi per la crescita nell’Unione europea (UE) da raggiungere entro il 2020, hanno evidenziato come l’Italia, nonostante abbia fatto progressi negli ultimi anni, abbia ancora una delle più basse percentuali di utilizzatori di Internet, equivalente al 59% della popolazione, e l’uso di internet all’interno delle Pubbliche Amministrazioni sia insufficiente a causa del basso livello di competenza digitale dei loro funzionari.
Allo scopo di potenziare tali strumenti all’interno delle Pubbliche Amministrazioni è stata istituita nel 2014 la già citata Agenzia per l’Italia Digitale, la quale il 3 marzo del 2015 ha pubblicato la Strategia per la crescita digitale in un piano d’azione di sei anni. Come ha evidenziato il Giornale delle Fondazioni nell’articolo riassuntivo dell’intervento di Bergamo, si parla finalmente di “nuove modalità di fruizione – attraverso il digitale – dei beni culturali del nostro paese” ed è stato evidenziato quale intervento della massima urgenza la realizzazione di un “Ecosistema Digitale della Cultura per valorizzare il patrimonio culturale italiano attraverso la digitalizzazione di dati e servizi con una mappatura e digitalizzazione punti e siti d’interesse storico-artistico può consentire un riuso efficiente delle informazioni sul patrimonio storico, artistico e culturale.”
Il documento ha altresì sottolineato l’importanza da parte delle PA di pubblicare i dati di interesse pubblico e metterli a disposizione della cittadinanza. Tra questi è inutile citare l’enorme patrimonio culturale ancora sommerso che potrebbe potenzialmente godere di fruizione massiva. Altro punto sostanziale del documento riguarda le potenzialità del cloud computing “La straordinaria portata innovativa del cloud computing ha completamente scardinato le modalità di approccio alle architetture IT, rendendo ineludibile, anche per le PA, un percorso conseguente per la trasformazione delle proprie infrastrutture.”

Ilaria Carvani

Da | http://www.ilgiornaledellefondazioni.com/content/competenze-digitali-quando-come-perch%C3%A9
Fonti Strategia per la crescita digitale 2014 – 2020 http://www.agid.gov.it/sites/default/files/documentazione/strat_crescita_digit_3marzo_0.pdf