MArteLabel è la prima etichetta al mondo che certifica i vinili e non solo come opere d’arte grazie alla collaborazione con MyTemplArt®. Ne parliamo con Giuseppe Casa, Label Manager e direttore artistico di MArteLive.

La digitalizzazione della musica e la conseguente crisi dell’industria discografica ha paradossalmente favorito la riscoperta del Vinile in una nuova veste, in cui acquista valore non solo come prodotto che rende fruibile la musica offrendo il plus di un ascolto in analogico piuttosto che in digitale, ma anche e soprattutto come oggetto in sé, come opera fisica da possedere e, in molti casi esporre. L’acquisto e il possesso di un vinile non significa smettere di ascoltare il contenuto in questione su differenti piattaforme digitali, spesso fornite anche insieme allo stesso prodotto analogico.
Dall’altra parte anche il CD ha visto un moltiplicarsi di formati sempre più personalizzati e particolari, lontani anni luce dal classico e super-economico jawelbox in plastica. Per il CD vale lo stesso discorso del suo predecessore. Il prodotto in sé, se differenziato dai formati classici e arricchito da caratteristiche estetiche particolari, può divenire un oggetto da collezione, che si possiede per il gusto stesso di possederlo. Ci troviamo nella condizione in cui il CD, come il vinile, si trasformano in prodotti di merchandising più che in supporti fonografici per l’ascolto della musica. Ciò evidenzia il peso sempre più determinante dei gadget – t-shirt, poster – come strumenti promozionali e di rafforzamento del brand dell’artista.
Ragionando su questi presupposti MArteLabel vuole trasformare questi oggetti comunemente inseriti all’interno del “classico merchandising” in vere e proprie “opere d’arte” dando loro un valore aggiunto, una nuova vita, una nuova collocazione nel mercato discografico e non solo; questa innovazione consentirebbe al prodotto di trovare spazio in diversi circuiti di vendita culturale, trasformandosi in un articolo multiforme.
Un prodotto eclettico che sia sì fruitore di musica ma che abbracci anche concettualmente l’arte, la pittura, il design. Significa offrire maggiori possibilità di vendita in un momento in cui il mercato discografico appare del tutto saturo.
L’arte che aiuta l’arte. Attraverso i videomaker, i grafici, gli artigiani, i pittori e chiunque faccia parte di una delle 16 categorie artistiche che MArteLive ha fuso in un unico contenitore culturale, MArteLabel riesce ad erogare molteplici servizi.
In questo contesto si inserisce il servizio di certificazione gestito in collaborazione con MyTemplArt® che ha introdotto un esclusivo sistema di archiviazione, catalogazione e condivisione delle opere d’arte.
Paola Sacconi: Come è nata l’idea di certificare un’opera come un disco, un vinile o prodotti di merchandising artistico?
Giuseppe Casa: Come la maggior parte delle idee diventate poi le innovazioni caratterizzanti della nostra struttura, Certificazione Opere nasce da una domanda.
Per anni mi sono chiesto come il mercato discografico e musicale in genere potesse far fronte al crollo della vendita dei dischi, soprattutto in una fase in cui la musica è alla portata di tutti attraverso le nuove tecnologie, dove lo streaming e il download (spesso gratuiti) la fanno da padrone.
Ho avuto l’impressione che incaponirsi nel voler semplicemente continuare ad aspettare che la situazione cambiasse era un atteggiamento anti-producente e, concedimelo, abbastanza stupido.
I dischi non si vendono? D’accordo, capiamo come fare per rendere un prodotto, a tutti gli effetti divenuto obsoleto per il grande pubblico, di nuovo oggetto d’interesse.
La soluzione mi è sembrata quasi ovvia, la sintesi fisica della filosofia della nostra etichetta. Dove ibridazione e mescolanza delle varie forme d’arte caratterizzano il DNA della struttura. In modo significativo.
Quindi ho pensato perché non elevare il disco da semplice fruitore di musica in vera e propria opera d’arte? Questo significa scegliere di acquistare un disco per motivi completamente diversi, del tutto innovativi, da quelli a cui siamo abituati. Significa scegliere di acquistare un prodotto fonografico, per il piacere di possedere una vera e propria forma d’arte, alla stregua di un quadro o una fotografia o una scultura. Ma per rendere davvero il prodotto rivoluzionario era necessario renderlo unico, non replicabile. Da qui l’intuizione di certificarlo.
Nel 2014 ero nei saloni di ArteFiera di Bologna. Camminando per i vari padiglioni sono stato attratto dallo stand di MyTemplArt®. C’è da dire che in quel periodo ero in una fase creativa molto forte, sentivo già il bisogno di sperimentare qualcosa di nuovo, quindi guardavo alle cose con una curiosità completamente diversa. Probabilmente in un altro momento sarei passato davanti a quello stand senza porci molto caso, concentrato su altro.
Non lo so ma ho sempre pensato a quel momento come una vera e propria serendipità. Ero a quella fiera per tutt’altro, stavo cercando tutt’altro. Avevo questa idea della certificazione in testa da un po’ e quello fu il momento in cui si è chiusa la quadra. O meglio, mi si è aperto un mondo.
Guardandomi intorno sono rimasto completamente incuriosito, così iniziai a fare domande, a chiedere della certificazione. L’intuizione l’ho avuta subito, in quel preciso istante. Ma mi ci è voluto un po’ per darle una forma definitiva. Quando sono tornato a casa ho studiato il sito, ho approfondito il sistema. Ci ho sbattuto un po’ la testa, per diverse settimane.
Sono passati due anni e adesso stiamo per presentare il primo disco certificato in esclusiva internazionale. La nostra struttura si basa su un System molto complesso, e molti dei nostri servizi sono in esclusiva nazionale e internazionale. Ma Certificazione Opere è sicuramente quello di cui vado più fiero. Ed è la dimostrazione che il nostro settore non è fermo come tutti ci vogliono far credere, sono gli attori che lo rappresentano ad aver scelto di fermarsi, è diverso. Ma se si vuole, se lo si vuole davvero, lo si può innovare, gli si può dare nuova forma, nuova pelle. E questo non significa solo riuscire a sopravvivere, significa riuscire a dare vita a qualcosa di grande partendo dall’infinitesimamente piccolo.
P.S.: Cosa significa certificare un’opera musicale?
Giuseppe Casa: Il problema dell’autenticità di un’opera è una questione fondamentale nell’ambito del mercato dell’arte in quanto ogni opera o bene artistico, oltre a possedere un intrinseco valore estetico, ha una sua precisa valenza economica, che dipende direttamente dal certificato di autenticità dell’opera stessa, elemento essenziale per i contratti di compravendita.
Dietro la copertina e il packaging di un CD, di un Vinile o un poster e una t-shirt ci sono sempre uno o più creativi e professionisti (grafico, fotografo, illustratore) ma il risultato finale è comunque un’opera d’arte unica che in quanto tale va valorizzata in un mercato discografico sempre più postmoderno e artigianale piuttosto che industriale.
Una regola fondamentale nel mercato dell’arte è garantire l’autenticità dell’opera da parte dei venditori: l’acquirente di un’opera d’arte è infatti tenuto a richiedere al momento dell’acquisto il certificato di autenticità dell’opera e il venditore è obbligato a fornire tale certificazione.
Noi pensiamo che questo sistema si possa applicare anche al mercato discografico certificando un numero limitato di copie (da 10 a 30) per ogni produzione con un servizio innovativo creato da MyTemplArt® e applicato alla musica in esclusiva con MArteLabel.
P.S.: Perché certificare un disco o un vinile come opera d’arte?
Giuseppe Casa: Oggi un pubblico sempre più vasto, non solo di collezionisti, è interessato ad acquistare un prodotto che non sia solo un supporto fonografico, ma un oggetto che renda unica l’esperienza del possesso, che sia piacevole al tatto, alla vista. Oggi il pubblico vuole acquistare un’emozione. L’acquisto di un CD o di un Vinile è una pratica che fortunatamente ancora sussiste. I motivi sono differenti e di notevole importanza. C’è la voglia da parte dei fan di sostenere l’artista (crowdfunding) oppure il desiderio di possedere il “feticcio” (quasi sempre dopo l’esperienza di un concerto). Gli appassionati di musica, i puristi del suono, quelli che ancora conservano i CD sulle mensole accanto allo stereo, quelli lì per fortuna ancora esistono.
Noi crediamo che ci sia una buona fetta di mercato interessata all’acquisto di un’opera d’arte musicale a 360°. Attraverso la certificazione dell’opera disco, MArteLabel vuole offrire un nuovo punto di vista dove l’opera rappresenta la parte che da maggior valore all’opera d’arte musicale diventando protagonista nella pratica di acquisto di un CD o di un Vinile.
Negli anni i collezionisti di vinili hanno sempre ricercato opere speciali o limitate, non siamo noi gli inventori di questa pratica ma, con la certificazione dell’opera legata alla firma e alla numerazione in quantità limitata della stessa, daremo un valore aggiunto che non trova precedenti finora.
Acquistare un’opera certificata oggi con pochi euro può rivelarsi un investimento per il futuro quando la band o lo stesso artista che ha realizzato la copertina e l’impianto grafico avranno avuto successo o saranno diventati cult.
P.S.: Quali sono le novità e l’unicità del servizio di certificazione?
Giuseppe Casa: La novità del servizio di certificazione sta nel fatto che ogni CD, Vinile, t-shirt o poster diventa un’opera unica e autenticata, di maggior valore rispetto da un qualsiasi articolo replicato industrialmente. Le opere hanno una tiratura limitata non modificabile (numerate da 1 a 30), sono firmate dall’artista e, infine, firma e numero saranno certificate tramite uno speciale QR-Code introdotto da MyTemplArt® che blinda l’opera al collezionista archiviandola nella piattaforma cloud www.mytemplart.com. Quella di MArteLabel in collaborazione con MyTemplArt® è la prima certificazione di opere musicali in Italia e al Mondo.
È una risposta all’abbassamento del valore commerciale del disco. È un modo per dire e ribadire che ogni opera musicale è unica al mondo che ha un valore inestimabile ma paradossalmente accessibile a tutti.
P.S.: Quali sono i vantaggi?
Giuseppe Casa: La sicurezza che l’opera acquisisca maggior valore nel tempo in quanto rappresenta una delle poche opere certificate al mondo. Certificare l’opera è il miglior investimento per la tutela del suo valore culturale ed economico. Acquistare un’opera certificata, a fronte di una spesa minima, significa entrare in possesso di un’opera che potrà avere un grande valore domani.
P.S.: Come funziona la certificazione in dettaglio?
Giuseppe Casa: MArteLabel propone un sistema innovativo brevettato per la certificazione elettronica dell’autentica cartacea delle opere in collaborazione con MyTemplArt®.
Attraverso il QrCode si potrà verificare in tempo reale chi ha rilasciato l’autentica, la veridicità dei dati riferiti all’opera e all’artista.
Ad oggi non esiste al mondo un ente certificatore ufficiale per le opere d’arte. Questa pratica, infatti, è solitamente svolta dagli artisti stessi, dalle gallerie o dagli archivi accompagnando all’opera un certificato scritto e firmato dall’autore. Questo sistema ovviamente ha diverse falle, una su tutte la falsificazione dei certificati.
MyTemplArt® riempie questo buco normativo attraverso la gestione informatizzata della procedura di richiesta autentica mediante la piattaforma e soprattutto grazie ad un QR Code geolocalizzato realizzato con un materiale che si autodistrugge se qualcuno tenta di staccarlo. Il sito di MyTemplArt® è un archivio in cloud di opere d’arte in cui sono presenti tutte le informazioni riguardanti l’opera e l’artista garantendo la privacy e la sicurezza delle informazioni.
Paola Sacconi
Communication Manager di MyTemplArt®
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