Il 29 e 30 giugno a Milano si è tenuta la prima edizione del Meeting Internazionale delle Residenze d’artista promosso da AIR – artinresidence, il network italiano di residenze d’artista creato da FARE nel 2010 e da quest’anno rinnovato grazie ad una nuova piattaforma web e all’apertura verso le reti internazionali.

Il meeting punta a diventare un appuntamento annuale per tutte le residenze italiane e un momento di confronto nazionale e internazionale sul tema delle residenze d’artista.

Hanno partecipato all’evento direttori e curatori di programmi di residenza provenienti da Italia, Paesi Bassi, Lituania, Libano, Bahrain, Egitto, Emirati Arabi e Azerbaijan per presentare la propria organizzazione e discutere sul concetto di residenza d’artista come luogo di formazione. Un’occasione di networking per operatori, artisti e istituzioni che ha evidenziato come il tema delle residenze d’artista sia di grande attualità e un fenomeno in forte crescita a livello globale. Solo in Italia se ne contano più di 100 e nel mondo più di 1500*.

Le residenze, oltre ad offrire ospitalità agli artisti, sono un’alternativa ai centri espositivi tradizionali e garantiscono una crescita culturale grazie alla ricerca, ai lavori prodotti dagli artisti ospitati e al coinvolgimento dei cittadini nelle attività correlate (mostre, laboratori, seminari, ecc). La mobilità degli artisti, l’interscambio socio-culturale e i progetti derivati favoriscono la valorizzazione del territorio circostante diventando potenziali strumenti di crescita economica e d’innovazione.

Inoltre, i centri d’arte residenziali funzionano sempre più come catalizzatori nel panorama dell’arte contemporanea locale e sono diventati indispensabili per il collegamento della scena territoriale con il mondo dell’arte globale.

AIR International Artists in Residence Meeting, Courtesy of FARE

Meeting Internazionale delle Residenze, Courtesy FARE

 

Al giorno d’oggi la partecipazione ad un ‘programma di residenza’ è diventato un palcoscenico ambito dagli artisti in quanto è un percorso di formazione post accademico integrativo ai programmi educativi organizzati dai musei e dalle istituzioni artistiche. Infatti le residenze d’artista spesso permettono agli artisti di sviluppare lavori ambiziosi, che non sarebbero realizzabili senza il tempo e il sostegno specifico offerto da queste realtà.

Dunque, le residenze d’artista si sono integrate perfettamente nel sistema dell’arte contemporanea. Le grandi organizzazioni di finanziamento, come Unesco-Aschberg, la Fondazione Ford, l’Europa e molti governi stimolano la partecipazione a programmi di residenza come momento di interscambio culturale. Centri d’arte residenziali si organizzano a livello nazionale e internazionale per aiutarsi a vicenda e per attivare collaborazioni e scambi. Gli standard qualitativi sono in aumento e le procedure di ammissione ai programmi artist-in-residence stanno diventando sempre più competitivi e selettivi. La varietà di modelli è in aumento: oltre alle classiche residenze sono nati progetti itineranti, residenze diffuse e laboratori workshop interdisciplinari.

L’Italia è tra i paesi più prolifici e la diffusione è ormai capillare su quasi tutto il territorio nazionale. È dunque indispensabile un sostegno continuativo da parte delle istituzioni pubbliche e private al fine di sviluppare progetti a medio e lungo termine in grado di avere un impatto socio-culturale più forte, di generare audience development, sharing ed engagement ed essere competitivi con le reti di residenze d’artista internazionali.

 

Paola Sacconi

 

* Residenze censite dalle principali reti internazionali Res Artis e TransArtists

Cover image: Farm Cultural Park, Favara (Agrigento), Courtesy of Farm Cultural Park

Links:

www.artinresidence.it

www.farearte.org

 

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