Tre eventi d’ispirazione futurista in ricordo della Grande Guerra nella città del Palladio, per l’artista che celebra passato e storia.
Un progetto multidisciplinare confezionato dall’artista Roberto Floreani per la città di Vicenza, nel 100° anniversario della Prima Guerra Mondiale tra memorie, opere e futurismo.
Floreani, nato a Venezia, da anni si batte per riportare in auge l’arte futurista e quello che questa rappresentò in termini di avanguardia e genio per l’epoca, seppur per anni spesso soggetta ad associazione con il Ventennio fascita, e talora persino eliminata dai libri di testo di Storia dell’Arte delle scuole.
Se già con il saggio “Futurismo Antineutrale” datato 2010 per Silvana Editoriale, l’artista aveva iniziato il suo percorso in questa corrente, è con le Serate Futuriste dal 2012 ad oggi che riesce ad unire una pluridisciplinarietà creativa nel ricordo di Marinetti, Boccioni, Sironi e Balla e di quel movimento che fu motore dell’energia creativa all’alba del Novecento.
“Un saggio storico, una mostra di pittura e scultura e una serata futurista in continuità con i progetti multidisciplinari già realizzati a Roma, Mantova e Verona, per scoprire l’argomento da versanti differenti indagando la tematica della memoria individuale e storica al contempo”, racconta presentando il progetto.
“Conosco molto bene l’Altopiano di Asiago, museo a cielo aperto dove ho trascorso numerosi periodi estivi da bambino camminando o raccogliendo reperti bellici, sparsi ovunque. Un’altra grande mia passione è quella per il Futurismo per il quale il mio interesse è nato a partire dal 1975 e che ho approfondito grazie anche alla fortunata amicizia con la famiglia Marinetti. In sintesi il lavoro proposto a Vicenza è frutto della memoria personale legata alla Grande Guerra attraverso il Futurismo. Le mie carte che verranno esposte a Vicenza, notate dal vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci in Gran Guardia, hanno dato sviluppo a questo lavoro intimista e memoriale, che darà origine a alla mia prima personale di opere su carta in 35 anni di lavoro. Tra queste verranno esposte anche carte con l’inserimento di micro reperti bellici che ho recuperato di persona all’interno delle trincee”.
Floreani torna così ad esporre a Vicenza dopo l’indimenticabile mostra del 1999 in Basilica Palladiana: nell’area Underground di Palazzo Chiericati dal 4 ottobre al 25 novembre sarà protagonista la carta realizzata a mano con un procedimento esclusivo, con inserti di garza e tessuto di forte impatto materico.
“La superficie della carta è il luogo del racconto, abbinata poi a nuovi “nuclei” di opere che interagiscono tra loro, assumendo una valenza complessiva di lettura pur mantenendo la loro individualità”.
A fine maggio scorso la presentazione del suo ultimo libro “I Futuristi e la Grande Guerra”: un saggio dedicato alla memoria del prozio Leonardo Floreani che fu combattente sul fronte della Grande Guerra, in cui sono analizzate le diverse modalità interventiste delperiodo, con attenzione al ruolo dei Futuristi, alla situazione sociale italiana del tempo e alle testimonianze dirette dell’esperienza bellica di Marinetti, Boccioni e dei Futuristi.
“Fin da bambino speravo di poter celebrare il centenario per il legame elettivo con questo periodo storico, in primis per ragioni autobiografiche: ho trascorso la mia infanzia in Friuli a Borgo Floreani accanto ad un prozio decorato al valore in guerra, a cui il libro è dedicato e che mi ha lasciato tracce del tempo”.
L’ultima parte del volume è dedicata agli intellettuali che combatterono al fronte, grazie alle “memorie di Ungaretti e Gadda, Campigli e Soffici, Céline e Jünger, Remarque e Hemingway”.
Da sempre al lavoro sul ricordo, Floreani esplora letteratura e arte con gran finale a teatro con la Serata Futurista “Zang Tumb Tumb”: l’emozionante pianoforte con tre declamatori (Floreani, Sergio Bonometti e Michele Vigilante) a riportare sul palco i testi indelebili di Marinetti, Fòlgore, Cavicchioli, una poesia di Boccioni scritta in trincea e testi del vicentino Ubaldo Serbo, accompagnati da sequenze plastiche di aerodanza e dall’Orchestra tra il pubblico.
“Si terrà l’11 dicembre al Teatro Comunale e sarà uno spettacolo vertiginoso di 80 minuti in ricordo della pubblicazione nel 1914 dell’omonimo testo, tra i più rivoluzionari nella storia della letteratura”.
Celebrare gli avvenimenti della Grande Guerra attraverso l’occhio del Futurismo.
Ilaria Rebecchi
Link: http://www.comune.vicenza.it/vicenza/eventi/evento.php/127931
Cover image: Roberto Floreani, La Città Ideale, 2014
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